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mercoledì 2 dicembre 2015

AGL: E' ARRIVATO IL MOMENTO DI SCARDINARE I DIRITTI ACQUISITI E DI EFFETTUARE IL RICALCOLO CONTRIBUTIVO DELLE PENSIONI

AGL: è giunta l'ora: il Governo tocchi le pensioni. Le pensioni erogate, sia quelle col sistema retributivo, che contributivo che misto, sono pagate dai contributi di chi oggi lavora.Ma rispetto al passato, quelli che lavorano oggi sono troppo pochi e non è giusto che giovani precari o lavoratori soggetti a frequenti interruzioni della contribuzione debbano pagare in maniera così onerosa la pensione a chi col vecchio sistema continuerà ad avere pensioni pari al 90 % di quanto prendeva con l'ultimo stipendio.Chi paga oggi andrà in pensione in età molto più avanzata e con un assegno che coprirà se va bene il 40-50% di quanto guadagnava fin quando lavorava.E' quindi ora di farla finita con questa colossale ingiustizia tra generazioni e di andare oltre l'attuale contributo di solidarietà. Occorre un ricalcolo contributivo per tutti rispettoso necessariamente di un principio di progressività.E ovviamente bisogna tagliare una volta per tutte i privilegi.E se il ricalcolo non fosse possibile farlo per il settore pubblico perchè lo Stato non pagava i contributi dei suoi dipendenti, meglio ancora: sarebbe l'occasione per una storica dimostrazione di attaccamento alla Patria da parte di chi per decenni l'ha servita. Invece dell'oro, stavolta si chiederebbe di restituire allo Stato una parte dell'assegno!
Pensate poi che bello sarebbe rifare una sanatoria globale degli immigrati come nel 2003, quale gigantesca iniezione di nuova contribuzione ciò provocherebbe.Ma la partita decisiva da giocare (è un vecchio cavallo di battaglia dell'AGL) è quella per lo smantellamento dei cosiddetti diritti acquisiti che sarebbe meglio ridenominare "ingiustizie consolidate". Siamo convinti che nella società c'è ormai una maggioranza favorevole a questo rivolgimento e, anche nella minoranza che ne gode, molti , per illuminazione o sensi di colpa, sarebbero favorevoli. Vediamo se tra i tanti candidati leader politici italiani qualcuno intende far propria questa battaglia decisiva.

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fonte: www.rainews.it

L'Ocse: "Bene le riforme, ma fare altri sforzi" Pensioni, Boeri: "Per i nati negli anni '80 assegni più bassi del 25% e dopo i 70 anni" Il presidente dell'inps presenta il rapporto Ocse "Pensions at a glance 2015" - 
02 dicembre 2015 Chi oggi ha 35 anni prenderà nell'intera vita pensionistica in media un importo complessivo di circa il 25% inferiore a quella della generazione precedente (i nati intorno al 1945) pur lavorando fino a circa 70 anni. La simulazione arriva dall'Inps sulla base di un campione di circa 5.000 lavoratori nati nel 1980. Lo ha detto il presidente dell'Inps, Tito Boeri presentanto il rapporto Ocse "Pensions at a glance 2015". Nati negli anni '80: assegni più bassi e in pensione più tardi Quando si analizzano gli importi di pensione - ha spiegato Boeri nel corso della presentazione del Rapporto Ocse 'Pensions at a Glance 2015' - ''bisogna tenere conto anche da quando questi assegni sono stati percepiti''. Se si guarda alla distribuzione per età alla decorrenza delle pensioni dirette del Fondo lavoratori dipendenti tre quarti sono state percepite prima dei 60 anni. Secondo le proiezioni Inps per i lavoratori classe 1980 solo il 38,67% la prenderà prima dell'età di vecchiaia, che per gli attuali 35enni significa nel 2050 a 70 anni di età. Sarà più basso quindi il trasferimento pensionistico complessivo (perchè percepito per meno anni), ma anche il tasso di sostituzione medio rispetto alla retribuzione che sarà intorno al 62%. ''Si lavorerà più a lungo - ha detto Boeri - anche in rapporto alla speranza di vita. Le pensioni saranno del 25% più basse di quelle di oggi tenendo conto degli anni di percezione'' e ci saranno, a fronte di una crescita del pil all'1% e di possibili interruzioni di carriera, ''problemi di adeguatezza'' dell'importo. Con il sistema contributivo inoltre, se non si metterà in campo uno strumento di sostegno contro la povertà come il reddito minimo, ci saranno ''problemi per chi perderà il lavoro sotto i 70 anni''. Il rapporto Ocse L'Italia ha fatto importanti riforme del sistema previdenziale in direzione dell'aumento dell'età di uscita dal lavoro e della riduzione della spesa futura ma perché il sistema sia finanziariamente sostenibile sono necessari "ulteriori sforzi negli anni a venire". Il rapporto Ocse "Pensions at a glance 2015" dà atto al nostro Paese di aver intrapreso un cammino virtuoso ma sottolinea che quanto fatto finora non basta. Il nostro Paese ha la spesa previdenziale più alta dopo la Grecia rispetto al Pil (15,7% nel 2013 a fronte dell'8,4% medio nell'Ocse) e contributi previdenziali sul lavoro dipendente rispetto alla retribuzione al 33%, percentuale top tra i Paesi Ocse. I pensionati attuali - emerge dal Rapporto - hanno tassi di sostituzione netta rispetto al salario medio, vicini all'80% a fronte del 63% medio dei paesi più sviluppati e assegni in media largamente superiori ai contributi versati. Con la riforma del 2011 - spiega l'Ocse - sono state adottate importanti misure per ridurre la generosità del sistema, in particolare attraverso l'aumento dell'età pensionabile e la sua perequazione tra uomini e donne ma l'invecchiamento della popolazione continuerà ad esercitare pressioni sul finanziamento del sistema''. L'Ocse sottolinea che la sentenza della Corte Costituzionale sulla mancata perequazione nel 2012-13 per le pensioni superiori a tre volte il minimo e i rimborsi decisi dal Governo ''avranno un impatto sostanziale sulla spesa pubblica''. Nel breve periodo vanno cercate risorse per ridurre al minimo l'impatto della sentenza mentre nel lungo periodo bisognerà stimolare la partecipazione dei lavoratori anziani al mercato del lavoro. Se infatti il tasso di occupazione degli over 55 in Italia è aumentato di 15 punti (dal 31% al 46%) negli ultimi 10 anni è anche vero che questo è ancora di molto inferiore alla media Ocse (57%). Boeri: "Anziani meno colpiti dalla crisi" "Gli anziani - secondo quanto ha spiegato il presidente Inps - sono stati colpiti dalla crisi economica in misura minore rispetto alle altre fasce di età. Oggi vivono in una situazione di povertà relativa il 9,3% degli over 65 contro il 12,6% medio della popolazione totale. Il rischio di povertà - sottolinea il Rapporto - si è trasferito dagli anziani ai giovani. il 15% delle persone tra i 18 e i 25 anni sono povere''. Sindacati: "No a nuova stretta" I sindacati ribadiscono il no a nuovi interventi di 'stretta' sul sistema previdenziale. ''La tenuta finanziaria del nostro sistema previdenziale - dice il segretario confederale Cgil Vera Lamonica - non è a rischio, di certo lo è l'entità delle prestazioni per ampie fasce della popolazione: basta riforme per fare cassa, si restituisca equità e solidarietà al sistema. "L'Italia - avverte il segretario confederale Cisl Maurizio Petriccioli - è il Paese che più di ogni altro, fra quelli dell'area Ocse, ha realizzato, negli ultimi 20 anni, interventi legislativi che hanno messo in sicurezza la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico, trascurandone semmai la sostenibilità sociale". Il rapporto Ocse - afferma il segretario confederale Uil Domenico Proietti - "continua a perseverare nell'errore di quantificare la spese per le pensioni al 15,7%, non tenendo conto che questo dato somma la spesa previdenziale con quella assistenziale". -

martedì 24 novembre 2015

REDDITO DI AUTONOMIA IN LOMBARDIA

                               Il Governatore della Lombardia ROBERTO MARONI

(tratto dal sito di Regione Lombardia www.regione.lombardia.it

Regione Lombardia ha avviato la sperimentazione “Reddito di autonomia” approvando, nella seduta dell’8 ottobre 2015, un pacchetto di misure rivolte ai cittadini lombardi in condizione di difficoltà.

Sono state individuate cinque azioni a favore di famiglie con redditi bassi, di persone fragili (anziani e disabili) e di disoccupati che hanno finito la cassaintegrazione o la mobilità.

Sono stati stanziati 50 milioni di euro per gli ultimi tre mesi del 2015 e 200 milioni per il 2016. Queste risorse potranno essere ulteriormente incrementate se nella legge di stabilità, che il Governo nazionale presenterà entro pochi giorni, saranno previste maggiori risorse per la Regione Lombardia.

Gli interventi previsti sono:


Per le famiglie

  • Esenzione dal pagamento del  "superticket" ambulatoriale
per le famiglie con reddito familiare complessivo fino a 18.000 euro
Decorrenza: dal 15 ottobre 2015.
Modalità di accesso: autocertificazione del reddito imponibile presso l’ASL di competenza territoriale.
Per maggiori informazioni visita la pagina del sito della Direzione Generale Welfare.
  • Bonus bebè
contributo economico una tantum di 800 euro per i secondi nati e di 1000 euro dal terzo figlio in poi, quale sostegno socio-economico al percorso di  crescita del bambino
Decorrenza: per i nati nel periodo 8 ottobre 2015 - 31 dicembre 2015.
Modalità di accesso: l'Ospedale comunica a Regione Lombardia l'avvenuta nascita. Regione Lombardia invia una comunicazione all'interessato in cui saranno fornite le indicazioni per presentare la richiesta.
Requisiti: reddito ISEE non superiore a 30.000 euro, residenza in Lombardia di entrambi i genitori da almeno 5 anni.
Per informazioni: rivolgersi direttamente ai consultori pubblici o a quelli privati accreditati.
Per maggiori informazioni visita la pagina del sito della Direzione Generale Reddito di autonomia e inclusione sociale

 
  • Bonus Affitti
contributo una tantum fino a un massimo di 800 euro per le famiglie, residenti in uno dei 155 Comuni ad elevata tensione abitativa, che abbiano un contratto di affitto sul libero mercato (realtivo all'abitazione principale).
 
Decorrenza: dal 2 novembre 2015.
Modalità di accesso: partecipazione a bandi regionali aperti dal 2 novembre al 15 dicembre 2015. 
Requisiti: reddito ISEE/FSA compreso tra 7.000,01 e 9.000,00 euro, residenza in Lombardia da almeno 5 anni.
Per maggiori informazioni visita la pagina del sito della Direzione Generale Casa 
Per gli anziani e i disabili

  • Assegno di autonomia per anziani
voucher di 400 euro al mese, per dodici mesi, per garantire l'autonomia personale e relazionale delle persone anziane attraverso prestazioni di cura della persona e del domicilio nonchè attività della vita sociale e delle relazioni attraverso anche la frequenza di centri/servizi dedicati.
 
Destinatari: persone di età superiore a 75 anni, con una compromissione funzionale derivante dallo stato iniziale di demenza /Alzheimer o altre patologie di natura psicogeriatrica.
Decorrenza: presentazione delle domande dal 1° dicembre 2015 .
Modalità di accesso: secondo le modalità stabilite da un avviso che verrà pubblicato nel mese di novembre.
Requisiti: reddito ISEE di riferimento fino a 10.000 euro, residenza in Lombardia da almeno 5 anni.

 
  • Assegni di autonomia per disabili
voucher di 400 euro al mese finalizzato a sostenenre percorsi di autonomia della persona disabile in rapporto al nucleo familiare nonchè percorsi di inclusione in contesti sociali e nella vita di relazione.

Destinatari:
giovani e adulti disabili medio/gravi
Decorrenza: presentazione delle domande dal 1° dicembre 2015 .
Modalità di accesso: secondo le modalità stabilite da un avviso che verrà pubblicato nel mese di novembre.
Requisiti: reddito ISEE di riferimento fino a 10.000 euro, residenza in Lombardia da almeno 5 anni.
Per i disoccupati

  • Progetto di Inserimento Lavorativo (PIL)
Indennità di partecipazione, per la fruizione di servizi di orientamento, formazione e accompagnamento alla ricerca del lavoro previsti da Dote Unica Lavoro.
 
Importo: commisurato al valore dei servizi effettivamente fruiti dalla persona, per un massimo di 1800 euro per sei mesi.
Decorrenza: dal 15 ottobre 2015.
Modalità di accesso: attraverso gli Operatori accreditati per Dote Unica Lavoro.
Requisiti: disoccupazione da oltre 3 anni,  non fruizione di alcuna integrazione al reddito, ISEE del nucleo familiare non superiore a 18.000 euro, residenza o domicilio in Lombardia.


Per maggiori informazioni visita la pagina del sito della Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro


 
Via via che verranno definite le modalità operative e i criteri per beneficiare delle varie iniziative,  i cittadini saranno informati attraverso il sito di Regione Lombardia, i social media istituzionali Facebook e Twitter (@LombardiaOnLine) e gli organi di stampa.

E' possibile ricevere informazioni chiamando il call center regionale 800 318.318 (dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 21.00 e il sabato dalle 8.00 alle 20.00).

Guarda il Video "Il reddito di autonomia in Lombardia"