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martedì 7 agosto 2012

IN ATTESA DEL DECRETO INTERMINISTERIALE SULLA SANATORIA, DUE SUGGERIMENTI AL GOVERNO

1) rivedere l'onere a carico del datore di lavoro per sanare la posizione dello straniero. 1000 euro di contributo forfettario più differenze retributive, tasse e contributi per almeno 6 mesi sono sostenibili per una impresa medio-grande ma potrebbero essere un peso insopportabile per un datore di lavoro privato (colf , badanti) o per una piccola o micro impresa, ad esempio artigiana. Sarebbe meglio dunque modulare questo onere in maniera più realistica.
2) è prevedibile il caos su quali documenti (provenienti da organismi pubblici) considerare buoni affinchè lo straniero dimostri di essere in Italia da almeno 6 mesi. O si trova un modo di filtrare questa esigenza con accorgimenti di buon senso oppure c'è il rischio che una interpretazione eccessivamente restrittiva , rigida o, peggio, differenziata da un ufficio all'altro, produca un enorme contenzioso successivo, in caso di diniego.

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